Sabato 22 aprile alle ore 19 presso l’Isola Pirandello, in via Collegio Giusino, accanto la Biblioteca Regionale e di fronte la chiesa del S. Salvatore, Oscar Cavagnini, traduttore per l’editrice Nessun Dogma dei saggi La visione laica del mondo, Ateismo ragionevole, O scienza o religione e Credere alle cazzate, discute col giornalista Giovanni Di Marco la propria esperienza: un osservatorio privilegiato sulle analogie e le differenze culturali e sociali tra i paesi anglosassoni e l’Italia per quanto concerne la laicità, il libero pensiero, il ruolo pubblico delle credenze religiose ed il loro rapporto con il pensiero scientifico. [Evento Facebook]
Nel 2016 La Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali del Ministero dei Beni Culturali ha insignito Nessun Dogma del Premio speciale per la traduzione «per l’alto livello qualitativo delle traduzioni, all’insegna della diffusione in Italia della cultura laica».
A me non dà fastidio che in questi giorni mi si rivolgano centinaia di “Buona Pasqua” (anche se iniziare e concludere già da 3-4 giorni prima tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche col mantra di rito mi è parso, quest’anno, francamente stucchevole).
Quello che trovo irritante, inappropriato e disdicevole è che istituzioni dello Stato Laico (come il Prefetto di Ragusa) o associazioni che nello statuto si dichiarano apolitiche e aconfessionali (come l’Avis Comunale Palermo) impieghino tempo e denaro (nel primo caso forse anche il mio) per inviare urbi et orbi bigliettini di auguri in cui l’antica festività di primavera viene chiamata “Santa”.
O che la maestra prevalente di mia figlia, nella cui classe ella sa benissimo esserci due bambin* non avvalentesi dell’Insegnamento della Religione Cattolica e uno di famiglia induista, e quindi sincretista, e solo perciò avvalentesi, e alla quale già all’inizio dell’anno ero stato costretto a spiegare le ragioni per cui non deve iniziare le lezioni con la preghierina, apra la sua lezioncina pre-pasquale con un solenne “Per cominciare, noi siamo cristiani”.
“No papà, non le ho detto ‘tranne me’ perché mi sono vergognata”.
Ecco, che lo Scuola Statale impartisca lezioni pratiche di discriminazione fin dalla prima elementare proprio non posso sopportarlo.
E buona Pasqua a tutte e a tutti.
Da: Segreteria Cerimoniale <segreteria.cerimoniale@unipa.it>
Data: 10 apr 2017 16:10
Oggetto: Santa Messa di Pasqua – Aula Magna “Vincenzo Li Donni” – Edificio 13, Campus Universitario in Viale delle Scienze – Martedì 11 Aprile 2017 – ore 10:00
A: docenti@mailman.unipa.it,ricercatori@mailman.unipa.it,assegnisti@mailman.unipa.it,personale.ta@mailman.unipa.it,presidente@ersupalermo.gov.it
Cc: Direttore Generale <direttore.generale@unipa.it>,prorettorevicario@unipa.it,rettore <rettore@unipa.it>
Palermo, 10 aprile 2017
Alla Comunità universitaria
Martedì prossimo, 11 aprile 2017, presso l’aula Magna “Vincenzo Li Donni”, edificio 13, Campus Universitario in Viale delle Scienze, alle ore 10 l’arcivescovo di Palermo don Corrado Lorefice, in vista della Pasqua, celebrerà la Santa Messa per la comunità universitaria.
Ufficio del Cerimoniale – Staff del Rettore
--
-------------------------------------------------------
Ufficio del Cerimoniale – Staff del Rettore
Università degli Studi di Palermo
Complesso Monumentale dello Steri
Piazza Marina, 61 - 90133 Palermo
segreteria.cerimoniale@unipa.it
Telefono: 091-23893888-892-648-62416
Come si ricorderà, a febbraio l’Università di Palermo, nelle persone del Prof. Paolo Inglese, Direttore del Sistema Museale d’Ateneo, e del Magnifico Rettore Fabrizio Micari, aveva opposto il suo veto a una performance pastafariana (si badi bene, non un atto di culto, qual è invece la messa, ma un intervento con contraddittorio scientifico all’interno del Darwin Day 2017), rivendicando l’estraneità dei luoghi della Scienza alla “propaganda religiosa” (testuale).
Se non si tratta di un falso abilmente confezionato, l’email riportata sopra, firmata “Ufficio del Cerimoniale – Staff del Rettore” ed indirizzata a docenti, assegnisti di ricerca e personale amministrativo (la “comunità universitaria”), che annuncia in pompa magna una “Santa Messa di Pasqua” dell’arcivescovo Corrado Lorefice in Aula Magna per l’11 aprile alle 10 (in anteprima mondiale quindi, con ben 5 giorni di anticipo) autorizza ora ad ipotizzare un repentino avvicendamento al vertice con la sostituzione del Prof. Micari, o che lo “Staff del Rettore” operi all’insaputa di quest’ultimo, oppure, ma speriamo non sia questo il caso, che i seguaci del Prodigioso Spaghetto Volante siano stati ingiustamente discriminati, in palese violazione dell’art. 3 della Costituzione. Insomma che la propaganda sia sempre e solo quella degli “altri”.
Resta comunque il fatto gravissimo di un’oggettiva inversione ad U in senso clericale consumatasi in poco più di un mese.
E una domanda si leva dai pochi (?) laici superstiti nella “comunità universitaria”, che ritengono una grave violazione della libertà di coscienza incoraggiare in uno spazio lavorativo pubblico, per di più votato alla Scienza, iniziative confessionali nelle quali, inevitabilmente, “ci si conta” ostentando un’appartenenza: se i colleghi tenevano così tanto a celebrare la Pasqua con il loro amato pastore, non potevano farlo il giorno di Pasqua, appunto, fuori dall’orario di lezioni e dal campus ma dentro la Cattedrale, come tutto il resto del gregge?
Martedì prossimo 28 marzo alle ore 19 torniamo a riunirci, stavolta finalmente nella nostra sede di via Matteo Bonello 39: dietro la cattedrale, di fronte al parcheggio Papireto, raggiungibile in auto nonostante la ZTL per grazia del vescovo ;).
Faremo il punto in vista dell’aprile di fuoco che ci aspetta:
A quanti si interessano di didattica alternativa all’Insegnamento della Religione Cattolica – educatrici ed educatori, famiglie o semplicemente cittadine e cittadini responsabili: Il Circolo UAAR di Palermo e i Cobas Scuola stanno organizzando per il 6 aprile 2017 una giornata di convegno-laboratorio (Evento Facebook) nel quale mettere a punto proposte operative, destinate alla scuola di ogni ordine e grado ma soprattutto alla primaria, dove spesso il tema è trascurato, nonostante l’importanza di sottrarre menti ancora acerbe ad indottrinamenti precoci, specie nei primissimi cicli che prevedono, paradossalmente, non una ma ben due ore di religione settimanali.
Motivazioni e obiettivi
Abbiamo osservato che anche in quegli istituti dove, magari dopo insistenze, pressioni e diffide, si garantisce il diritto e si reperisce l’insegnante da dedicare alla didattica alternativa (quasi sempre tra quelli meno “popolari” per i più svariati – e spesso nobili – motivi e che quindi hanno maggiore disponibilità oraria), i progetti, essendo considerati più un’incombenza che una priorità, risultino a volte abborracciati e poco utili o accattivanti, tanto che i destinatari a volte si chiedono se l’ora di religione non sarebbe meno noiosa.
Questo fenomeno è esacerbato dal fatto che spesso le lezioni di ora alternativa si rivolgono a uno o due alunni, ed essendo l’insegnante di religione spalmato su molte classi, risulta oggettivamente difficile soddisfare la richiesta, che pure viene avanzata, di accorparle per fascia d’età e ridurre l'”effetto ghetto“. E sì, se l’insegnante è particolarmente bravo e il progetto didattico ben ponderato, una lezione individuale può essere efficace come e più di una collettiva, ma generalmente un gruppo di dimensioni contenute è più stimolante del deserto, se non altro grazie alle interazioni orizzontali.
Infine, sempre nella scuola primaria ma non solo, registriamo l’esigenza di comunicare ai bambini elementi di cultura religiosa che nelle famiglie credenti o sedicenti tali sono dati per scontati, vista la volontaria sovraesposizione a molteplici agenzie d’indottrinamento (anche se, riscontriamo, con esiti sorprendentemente poveri per quanto attiene alle nozioni e ai riferimenti intertestuali effettivamente acquisiti), riconoscendone l’imprescindibilità per la decodifica della produzione letteraria e artistica, in larga parte influenzata dalla religione in quasi tutte le culture, e in quella europea spesso direttamente finanziata dalla chiesa cattolica come mezzo di propaganda.
Pertanto ci proponiamo l’obiettivo di realizzare un progetto di curriculum per la didattica alternativa nella scuola primaria, organicamente strutturato con il contributo di pedagogisti e cultori di materie filosofiche e storiche, che mitighi queste criticità e sollevi almeno in parte i “malcapitati” insegnanti prescelti dall’incombenza di “inventarsi” qualcosa per occupare i piccoli miscredenti. “Cultura religiosa e filosofica” il possibile titolo. Chiave di volta per la riuscita di quest’iniziativa sarebbe la realizzazione di un apposito supporto didattico, che potrebbe essere edito da Nessun Dogma, il progetto editoriale dell’UAAR, o da una casa editrice specializzata che ne abbia il coraggio: tale supporto, dato non trascurabile, potrebbe essere finanziato dal buono libri che attualmente spendibile a proprio arbitrio per la quota riguardante il “sussidiario” di IRC qualora l’allievo non se ne avvalga (qualcuno, per coerenza, ci compra libri di filosofia).
Il primo passo: il convegno di aprile
Quando: giovedì 6 aprile 2017.
Titolo: “L’ora di Religioni e Filosofie – Verso un curriculum inclusivo per la didattica alternativa all’IRC”
Si rivolgerà prevalentemente ad insegnanti della scuola dell’obbligo ma anche famiglie e cultori delle discipline coinvolte, che nella mattinata potranno dibattere gli aspetti contenutistici e metodologici della proposta; nel pomeriggio strutturare i contenuti calandoli nella concretezza dei cicli scolastici: religioni comparate, filosofia per bambini, pratiche di meditazione e di consapevolezza corpo-mente. Il tutto in una cornice tecnica che guardi da un lato alla didattica inclusiva e alla promozione del rispetto reciproco attraverso la conoscenza e la comprensione, dall’altro all’interdisciplinarietà per la decodifica dei prodotti culturali ispirati a topoi religiosi, mitici, filosofici, ad esempio nelle arti figurative, nella musica, nella letteratura. Non trascureremo il quadro normativo, entro il quale ci vogliamo muovere con pragmatismo e realismo, pur senza astenerci dal criticare l’inopportunità e l’incostituzionalità de facto, anche se non de iure in un’aberrazione tutta italiana, dell’insegnamento privilegiato di una specifica confessione religiosa nella Scuola Pubblica Statale.
Alla fine della giornata dovrebbero essersi formati dei gruppi di lavoro che si daranno una scadenza a non più di 6 mesi per formulare, almeno in bozza, un progetto editoriale di sussidio didattico ed una presentazione-vademecum per l’adozione “chiavi in mano” o quasi nelle scuole come proposta di attività alternativa all’IRC, presumibilmente sotto il nome di “Cultura religiosa e filosofica (CREF)“.
Crediamo sia un obiettivo ambizioso ma realizzabile, con l’aiuto di tutti coloro che, come noi, lo reputano un passo necessario e non più rinviabile per sperare in un futuro di pacifica convivenza, in cui la compassione ed il riconoscimento dei diritti abbiano la meglio sull’imposizione violenta dei “valori non negoziabili” rivendicati dalla maggioranza di turno.
Circa 200 partecipanti di tutte le età, generi, orientamenti e convinzioni filosofico-religiose, tutto esaurito nei tre turni di laboratori per bambini, grande interesse per i momenti di divulgazione e dibattito in un’intensa domenica mattina al Museo di Geologia e Paleontologia Gemmellaro di Palermo: questo il bilancio di RICREAZIONI: Darwin (Family) Day, una straordinaria festa di Scienza e Laicità.
Mari calmi e cieli sereni anche per i Pirati Pastafariani Palermitani, che pure hanno dovuto rinunciare alla loro performance “Rivelazioni 2 – La vendetta“, annullata dall’Università perché reputata “propaganda confessionale”. «Ci siamo rimasti male, ma non malissimo» aveva dichiarato alla stampa Capitan Pesto, al secolo Giampiero Agueci, loro guida spirituale, concludendo «Siamo una religione tollerante e pacifica. Non insceneremo proteste clamorose, non ci metteremo di traverso.». Soddisfazione per la laicità delle motivazioni addotte, nonostante il rammarico per l’esclusione dei co-organizzatori pastafariani, era stata espressa dal coordinatore del Circolo UAAR di PalermoGiorgio Maone: «Auspichiamo che questa svolta in senso laico dell’Ateneo inauguri una nuova stagione per tutti gli spazi dell’Università di Palermo dove, solo qualche mese fa, in occasione dell’inizio dell’Anno Accademico 2016/2017, l’arcivescovo Corrado Lorefice ha celebrato messa nell’Aula Magna della Scuola Politecnica.»
Una nutrita ciurma di Pirati Pastafariani si è comunque introdotta nel museo, approfittando della domenica di carnevale per mimetizzarsi tra i visitatori. E così, quando nel corso della tavola rotonda “Homo Sapiens³: etica e politica delle tecnologie che evolveranno (?) l’Umanità“, con esperti di biotecnologie, informatica e storia dell’economia, il moderatore lo ha riconosciuto ed interpellato a sorpresa, Capitan Pesto si è lanciato senza alcuna esitazione a rappresentare il punto di vista della teologia morale, occupando la sedia lasciata vuota dai bioeticisti che invece non avevano accettato l’invito scritto settimane prima: il prof. Sandro Mancini dell’Università di Palermo, di orientamento cristiano protestante, ed il Prof. Salvino Leone, ginecologo e presidente dell’Istituto di Studi Bioetici S. Previtera, think-tank cattolico che annovera tra i numerosissimi collaboratori sia il presidente che il vice-presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, ma anche il caporedattore di Rai3 Sicilia. Così ha chiosato Maone: «Finché la maggioranza si ostinerà ad ignorare i consigli di studiosi di psicologia, sociologia, fisiologia, neuroscienze, preferendo invece gli oroscopi e le ricette di vita immaginate millenni fa da pecorai mediorientali, mercanti analfabeti poligami, vecchi maschi misogini e omofobi in sottana oppure, nella fattispecie, pirati con lo scolapasta in testa, il confronto con i fautori delle morali rivelate, lungi dall’essere da noi temuto, sarà doveroso se non altro per dimostrare che un’etica laica, razionale ed umanista non solo è possibile, ma necessaria e intrinsecamente superiore».
Il 26 febbraio il Museo Geologico G.G. Gemmellaro dell’Università di Palermo avrebbe dovuto ospitare l’iniziativa “Rivelazioni 2 – La vendetta. Performance escatologica a cura dei Pirati Pastafariani Palermitani” organizzata di concerto con il circolo palermitano dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), nell’ambito della manifestazione “RICREAZIONI: Darwin (Family) Day”, con il patrocinio del Comune di Palermo (programma integrale su https://palermo.uaar.it/darwin-day).
A pochi giorni dall’evento però al Circolo Uaar di Palermo è arrivata la comunicazione della marcia indietro dell’Università, in cui, evidenziando la scientificità dei luoghi coinvolti, si sottolinea che in nessun caso se ne può consentire l’utilizzo per manifestazioni di propaganda di tipo confessionale.
«In linea di principio non possiamo che condividere la decisione del prof. Paolo Inglese, direttore del Centro Servizi Sistema Museale d’Ateneo (SIMUA), il quale, d’intesa con il Magnifico Rettore, ha optato per la cancellazione dell’evento», ha commentato Giorgio Maone, coordinatore del circolo Uaar di Palermo. «Ci teniamo peraltro a precisare che la nostra associazione non avrebbe mai proposto cerimonie religiose in un luogo pubblico, statale e quindi necessariamente laico, e per di più votato alla scienza: si trattava infatti di una manifestazione culturale in cui sarebbe stata esposta la visione cosmologica ed escatologica del Pastafarianesimo in presenza del contraddittorio di un’associazione razionalista e di ospiti dall’indubitabile spessore scientifico». «Detto ciò – ha proseguito Maone – accogliamo con gioia questa svolta in senso laico dell’Ateneo, sperando che con essa si inauguri una nuova stagione che veda coinvolti tutti gli spazi dell’Università di Palermo dove, solo qualche mese fa, in occasione dell’inizio dell’Anno Accademico 2016/2017, l’arcivescovo Corrado Lorefice ha celebrato messa nell’Aula Magna della Scuola Politecnica».
«Ci aspettiamo che la decisione di oggi sancisca definitivamente l’inammissibilità dei tentativi di invasione da parte della religione nel campo dei saperi scientifici e che un atteggiamento rigoroso al pari di quello riservato al Pastafarianesimo sia adottato d’ora in poi nei confronti degli altri culti religiosi, incluso quello numericamente predominante nel nostro Paese. Su questo – ha concluso Maone – l’Uaar di Palermo si impegna a non abbassare la guardia».
Si precisa che tutto il programma, ad esclusione della perfomance pastafariana, rimane invariato: pertanto visita al museo, laboratori per bambini, seminario “Ri-creazioni” e tavola rotonda “Homo Sapiens³” si svolgeranno regolarmente.
Il Circolo UAAR di Palermo si riunirà venerdì 17 febbraio p.v. per allestire un’arrostuta alla palermitana in onore del Santo Patrono del Libero Pensiero, arrostito alla romana il 17 febbraio del 1600. Sinistramente, il 17/2/2017 saranno 417 anni esatti (numerologi!!!)
Per celebrare la concomitante Giornata Mondiale della Sfiga, la non ancora inaugurata sede del Circolo di via Matteo Bonello 39 (strategicamente giustapposta alla ditta Pisciotta Onoranze Funebri) sarà inoltre funestata da spericolati riti antiapotropaici e performance di arte paraliturgica. Una malaugurazione, insomma.
Brindisi finale a base di Birra Lustrale, grazie alla indubitabilmente soprannaturale coincidenza con il Sacro Beverdì Pastafariano.
Se i bollenti spiriti lo consentiranno, con l’occasione discuteremo gli imminenti Darwin Days (quello di Bagheria a cui siamo invitati il pomeriggio di domenica 19/2, e quello della mattina di domenica 26/2 da noi organizzato al Museo Gemmellaro) e il progetto di Oratorio Laico che presenteremo al Comune di Palermo per l’utilizzo sociale di un immobile confiscato alla mafia.
ATTENZIONE: alle convenute e ai convenuti che passeranno sotto la scala appositamente installata all’ingresso della sede, declamando immantinente un motto laico, ateo, agnostico e/o razionalista, sarà elargito un bicchiere di birra aggratis fino ad esaurimento scorte.
Domenica 26 febbraio il Circolo UAAR di Palermo offre un’apertura straordinaria e completamente gratuita del Museo Gaetano Giorgio Gemmellaro, scrigno di tesori geologici e paleontologici, con laboratori per bambini e momenti di divulgazione e confronto scientifico.
RI-CREAZIONI: Darwin (Family) Day
9:00-13:00
Apertura straordinaria del Museo con ingresso gratuito per tutti
Visite tematiche alle collezioni geologiche e paleontologiche
10:00-13:00
Darwin Day KIDS!
Laboratori scientifico-ludici per bambini da 5 a 10 anni
(gratis, 3 turni con prenotazione obbligatoria allo 091.23.864.665 o su https://www.facebook.com/museo.gemmellaro/)
10:00-11:00
Ri-creazioni: la genesi continua
Seminario con interventi dei Proff.
Renato Lombardo, “Ordine dal disordine: dall’entropia alla vita”
Michele Ernandes, “Umano e Divino in Genesi: le vicende di Sodoma esaminate dai punti di vista storico-critico, archeologico ed etologico”
Francesco Parello, “Geologi e biologi a confronto tra antichità della Terra ed evoluzionismo”
11:00-12:00
Homo Sapiens³: risvolti etici e politici delle tecnologie che evolveranno (?) l’Umanità
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok