La “Piccola Biblioteca della Curiosità” fa il bis all’Ospedale Di Cristina

Venerdì 15 dicembre alle ore 15, come già lo scorso anno, anche il Circolo UAAR di Palermo si ergerà a baluardo delle nostre radici e delle nostre tradizioni, e rinnovando l’antichissima usanza della strenna.

Anche stavolta col generoso supporto del Maestro Giocoliere Saltimbanco Jonathan Marquis, incontreremo alunne e alunne dell‘Istituto Comprensivo Statale G.E. Nuccio, la scuola che opera all’interno dell’Ospedale Pediatrico Di Cristina, e le insegnanti e gli insegnanti che con la loro professionalità e sensibilità consentono ai piccoli degenti di non interrompere il loro percorso di arricchimento culturale.

Allo spettacolo di Jonathan seguirà una merenda “di stagione”, occasione per  brindare a un Personaggio fondamentale nella storia dell’Umanità nato il 25 dicembre. Ma soprattutto avremo l’opportunità di donare alla Scuola alcuni libri scelti con la testa e con il cuore, tanto divertenti quanto intellettualmente stimolanti:

  • Cose dell’altro secolo. I grandi avvenimenti del Novecento
  • Darwin, rivoluzionario della scienza
  • Einstein e le macchine del tempo
  • Forse sì, forse no. Una guida per giovani scettici
  • Il bambino che inventò lo zero
  • Il grande grosso libro del corpo
  • Il grande grosso libro delle famiglie
  • La principessa salvata dai libri
  • Lisette e la scoperta dei dinosauri
  • Mi piace Spiderman… e allora?
  • «Mi scusi, per trovare Dio?» Domandò il piccolo maialino
  • Sono stato io! Una Costituzione pensata dai bambini
  • Stretta la foglia, larga la via. Tutte le fiabe (edizione integrale)
  • Susan la piratessa

Alle giovanissime lettrici e ai giovanissimi lettori auguriamo una fulminea guarigione, un ostinato buonumore e che preservino nel tempo lo spirito di curiosità che rende magnifica questa loro età.

La Ministra Ricostituita

Questa volta Valeria Fedeli non si è fatta trovare impreparata, quando è stata interrogata al Question Time del 6 dicembre  su un tema di grande attualità nei parlamenti di tutte e democrazie occidentali: “Iniziative di competenza volte a salvaguardare le manifestazioni che caratterizzano la ricorrenza del Natale in ambito scolastico“.

L’estensore della fondamentale questione, vitale per le sorti del Paese (specie considerata il livello della “cultura” religiosa, pure brandita coma arma identitaria contro “gli altri”), è Raffaele Vignali, deputato alfaniano ed ex presidente della Compagnia delle Opere, il potente braccio imprenditoriale di Comunione e Liberazione. L’Onorevole Vignali si è rifatto direttamente alla vicenda della scuola Ragusa Moleti di Palermo, ricordando con malcelata soddisfazione anche l’avventata dichiarazione della Fedeli davanti alla platea cattolicissima del “Festival della dottrina sociale della chiesa” contro il Dirigente Scolastico; dichiarazione doverosamente condannata da noi dell’UAAR, dai sindacati della Scuola e dagli stessi colleghi del Dirigente Scolastico, per la sua manifesta infondatezza e grave inopportunità, ancor più in quanto proferita da un’ex sindacalista.

Nel frattempo però la Ministra si è documentata, ci piace pensare anche per merito nostro: nella sua replica ha infatti citato la Costituzione ed il suo corollario normativo e  giurisprudenziale, volto alla tutela dell’inclusione e a scongiurare discriminazioni nei confronti dei bambini di diverso orientamento religioso o filosofico: in sintesi, il principio costituzionale della Laicità. Ha insomma dato ragione, finalmente, al discreto ma integerrimo Preside Nicolò La Rocca, che non ha mai “fatto marcia indietro” arrendendosi al “volere della maggioranza”, come millantato da certi politicanti clericofascisti, ma ha semplicemente adoperato il buon senso, rispettato gli alunni, tutti gli alunni e non solo “la maggioranza dei genitori”, ed applicato le regole. Anche quelle paradossali, che impongono il crocifisso come arredamento nelle aule perché “simbolo passivo e laico”, a differenza delle statue di madonne, papi intrallazzatori e padripii, tornate “al loro posto” come richiesto da Forza Nuova, cioè a casa dell’impiegato che le aveva abusivamente installate anni fa.