Doppio appuntamentosabato prossimo, in mattinata alle ore 11 presso la sede del nostro circolo in via Matteo Bonello 39: apriremo con l’assemblea annuale per il rinnovo delle cariche, e a seguire commemoreremo l’infausta alleanza tra Mussolini e il Vaticano, siglata proprio l’11 febbraio del 1929.
Dopo un un breve inquadramento storico a cura della professoressa Lillina Di Miceli, condivideremo un brunch “a tema”: siete tutt* invitat* a contribuire con una portata (anti)clericale a vostra scelta.
Tra le proposte già pervenute, oltre agli ovvi strozzapreti e le golose dita d’apostolo, l’attualissimo “stinco di santo sùbito alla bavarese” e la rara ricetta tradizionale delle “patati a sticchiu di parrinu”.
Non è certo a ogni morte di papa. Purtroppo è assai più spesso, che politici e amministratori genuflessi esternino la loro devozione a nome delle comunità che dovrebbero rappresentare, ignorando e offendendo tutte quelle persone, sempre più numerose, che non si riconoscono in credenze religiose ormai obsolete e spesso dannose. Ancora una volta a dichiarare è il sindaco di Palermo (oggi Lagalla, ma manco Orlando “babbiava”):
“Papa Benedetto XVI, fine teologo, è stato per tutti noi una guida spirituale, un esempio di fede che ha segnato profondamente la storia della Chiesa. Il suo ricordo rimarrà vivo nella nostra preghiera”.
Non la “nostra” preghiera: noi per fortuna non preghiamo nessuno.
Non una guida né un esempio per noi, che ne abbiamo apprezzato solo l’onestà intellettuale con cui rese palese l’ottusa ed atavica crudeltà della sua dottrina, mentre consolidava la colossale operazione di insabbiamento della pedofilia clericale iniziata da “San” Giovanni Paolo II.
Un’onesta intellettuale che forse avrebbe fatto storcere il naso anche a lui, per quel “noi”.
Per celebrare l’antica tradizione dei Saturnalia e contro il logorio del natale moderno, venerdì 23 dicembre a partire dalle ore 18vi invitiamo nella nostra sede di via Bonello 39 per una entusiasmante TombolAtea con ricchi premi e cotillon. E siccome crediamo nell’oltretombola, non ci faremo mancare altri giochi da tavolo assortiti, sessioni a squarciagola di caroling acustico/agnostico, qualcosa da sgranocchiare e tanto #caloreumanista™. Dulcis in fundo, tessere espresse per chi volesse unirsi a noi nel rendere questo paese laico e civile Viandanti in cerca di un’oasi presepe-free, questa è la meta giusta: ora più che mai, ADESTE INFIDELES!
Alla solennità del XX Settembre 1870 (breccia di Porta Pia, presa di Roma e fine dello Stato Pontificio) sono state dedicate strade e piazze, ed è stata festa nazionale fino al 1930, quando fu abolita da Mussolini come conseguenza dei Patti Lateranensi.
Per noi dell’Uaar resta una Festa di laicità e libertà, ancor più oggi di fronte al ritorno di fiamma del fascismo e del fondamentalismo religioso.
Ma proprio il gruppo cattofascista romano “Militia Christi” qualche anno fa ci ha regalato involontariamente uno degli slogan che meglio riassume il significato di questa ricorrenza: “Aborto, divorzio, eutanasia: questa è l’Italia di Porta Pia!”
Sabato 9 luglio la tradizionale Cappella dello Sbattezzo Arcobaleno, ormai un’istituzione del Palermo Pride, torna a sfilare sulle ruote di un autotreno da 16 metri per declinare il pregnante tema politico di questa edizione, “le terre e i corpi non sono territorio di conquista”, alla maniera di noi atei ed agnostici razionalisti: rivendicando l’apostasia come liberazione dei corpi dal giogo delle religioni organizzate che ne opprimono l’autonomia, e l’abolizione del concordato come liberazione della nostra terra italiana dagli artigli politici ed economici del Vaticano.
Perché non c’è libertà senza laicità. Perché i diritti non cadono dal cielo.
Concentramento alle 16 al Foro Italico (di fronte Villa Giulia).
«Oltre un mese fa la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha affermato nero su bianco che le scuole cattoliche possono – anzi devono! – sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Non risulta che il sindaco Orlando abbia ancora reagito a queste direttive inaccettabili, scandalose ed incostituzionali impartite da uno stato estero. Il primo maggio scorso gli abbiamo perciò inviato un appello, nel frattempo divenuto una lettera aperta sottoscritta anche da Famiglie Arcobaleno, COBAS Scuola, esponenti del Palermo Pride e di altre realtà associative, nonché cittadine e cittadini consapevoli, per esortarlo ad interrompere i finanziamenti comunali e revocare le convenzioni con le scuole private paritarie che non si impegnano per iscritto e pubblicamente a non discriminare i dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente legittime in una democrazia liberale: ad esempio unirsi con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione, divorziare, cambiare religione o scegliere di non professarne alcuna».
«Addolora e ripugna ma non stupisce che le scuole cattoliche pratichino, e verosimilmente trasmettano alle nuove generazioni, un’ideologia discriminatoria: ricordiamo la veemenza, e purtroppo il successo, con cui si sono accanite contro il DDL Zan» prosegue Maone. «A maggior ragione è intollerabile che vengano foraggiate con una pioggia di denaro pubblico dall’amministrazione comunale. Al sindaco in carica chiediamo pertanto il blocco immediato delle elargizioni e la revoca delle convenzioni, se non altro per manifesta indegnità. A coloro che proprio in questi giorni si candidano a succedergli, poniamo il primo di una serie di quesiti “laici” per orientarci nella cabina elettorale: rispetto alle scuole private paritarie, riuscirete finalmente a rispettare il principio “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione?».
Ringraziamo la relatrice ed i relatori, nonché le/i partecipanti, da 6 a 80 anni, che oggi hanno sfidato l’allerta meteo per festeggiare Charles Darwin e la scienza al Darwin “Acchianata” Day 2022.
Un grazie speciale a Giuliana Madonia e Marco Vattano per il supporto organizzativo e logistico, e per averci creduto (se ci passate il termine) fino in fondo.
W Palemmu, alla prossima!
Bozza iniziale della locandina, poi “autocensurata” per agevolare i patrocini.Darwin Day 2022, si comincia!Introduzione al Darwin Day del coordinatore Giorgio MaoneDarwin “Acchianata” Day 2022, si parte dal santuario di Monte PellegrinoProf. Cipriano Di Maggio, “Evoluzione geologica di Monte Pellegrino e Palermo”Prof. Sandra Marineo, “La selezione naturale dalla A alla Omicron”Prof. Silvano Riggio, “Nel Gorgo di S. Rosalia, patrona della biodiversità”
Oggi, 12 febbraio, è il compleanno di Charles Darwin, e noi vogliamo festeggiarlo regalandoci il ritorno del Darwin Day “di pirsona pirsonalmente” a Palermo, dopo la pausa forzata del 2021.
Domenica 27 mattina passeggeremo in sicurezza all’aperto, grandi e piccini, tra il santuario e il Gorgo di Santa Rosalia, discutendo di evoluzione in chiave geologica, biologica ed ecologica con chi ha fatto della scienza la sua professione:
Prof. Cipriano Di Maggio (DiSTeM, Università di Palermo) “Evoluzione geologica di Monte Pellegrino e Palermo”
Prof. Sandra Marineo (biologa) “La selezione naturale dalla A alla Omicron”
Prof. Silvano Riggio (ecologo) “Nel Gorgo di S. Rosalia, patrona della biodiversità”
Coordina Giorgio Maone (Uaar).
Che si sia “acchianati” a piedi, in bici o con altri mezzi, l’appuntamento è alle 10 di fronte al santuario, in via Pietro Bonanno.
Oggi alle 21 Carmelo Lucchesi, vicecoordinatore del Circolo Uaar di Palermo, inaugura il ciclo di conversazioni laiciste e siciliane “U cafè Umanista” raccontando in diretta Facebook la complessa e controversa figura del cardinale che governò l’arcidiocesi del capoluogo siciliano per oltre un ventennio, tristemente nota ai più per le sue affermazioni spregiudicate sulla mafia.
A ridosso della Giornata Internazionale della Donna, approda a Palermo la campagna dell’Uaar che difende il diritto all’aborto sicuro per le donne italiane.
Si avvicina l’8 marzo, e per le vie di Palermo, presso luoghi simbolici come l’Assessorato Regionale alla Salute, presidî ospedalieri e scuole superiori, compaiono il viso tranquillo ma deciso di Alice Merlo e le sue parole: «Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L’ho potuto fare in tutta sicurezza. La Ru486 evita il ricovero ospedaliero e l’intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne».
Assesorato Regionale della Salute
Villa Sofia
Liceo Einstein
Ist. Finocchiaro Aprile
Ospedale Civico
Alcuni tra i manifesti della campagna Uaar per l’Ru486 a Palermo
Un messaggio semplice quanto inaudito e necessario, specie nel nostro Paese in cui il diritto alla salute riproduttiva e all’autodeterminazione è sempre minacciato dalla prevalenza schiacciante dei medici che si dichiarano obiettori di coscienza (in Sicilia oltre l’80%). Dove nella scuola pubblica l’educazione sessuale è ancora una chimera, mentre l’insegnamento di una religione che ne è spesso l’antitesi è istituzionalizzato. Dove le recenti linee guida ministeriali che, meglio tardi che mai, consentono l’aborto farmacologico senza ricovero, sono contrastate dai fondamentalisti cattolici con menzogne spudorate, come i manifesti che paragonano la Ru486 al veleno, e disattese apertamente da alcuni governi regionali per gli stessi motivi biecamente ideologici, essendo evidente come la somministrazione in consultorio comporti minori disagi per la donna e minori costi per la collettività.
L’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) annovera tra i propri obiettivi statutari l’«eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola Ru486», la«presenza capillare di consultori pubblici» e l’«abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici […] che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati».
In Sicilia l’Uaar aderisce alla Rete Regionale Femminista e Transfemminista per il Diritto alla Salute. A Palermo sarà al fianco di Non Una di Meno nel presidio contro l’oppressione di genere “Essenziali i nostri corpi, essenziale la nostra lotta”, domenica 7 marzo alle 16 in piazza Verdi, e nello sciopero dell’8 marzo. Porterà inoltre nei prossimi giorni il volto e il messaggio di Alice presso alcuni licei palermitani, in un’attività di informazione e sensibilizzazione che persegue un altro importante obiettivo Uaar: «insegnamento nelle scuole dell’educazione sessuale, dell’educazione affettiva e dell’educazione alle differenze».
Ai cancelli dell’Ist. Magistrale Finocchiaro Aprile