Cappella dello Sbattezzo Arcobaleno

Introito

Canto d’ingresso:

Che bella la cappella (I. Casto)

Quella voglia che mi è presa

L’altro giorno che ero in chiesa

Quel prete mi fissava per davvero

Dopo messa andai di là

Lui mi disse guarda qua

Mostrandomi orgoglioso il suo bel cero

Ecco il prete che mi benedirà

D’acqua santa costui mi schizzerà

La santa chiesa è la mia casa

E la fede è la mia strada

Son certo che mi condurrà lontano

Sacerdote credo in te

Ma ora dimmi che cos’è

Quello che tu mi stai mettendo in mano

Sull’altare io mi chinerò

Il suo corpo così riceverò

Oh che bella la cappella

Dove mi inginocchierò

Aaah-aaah-alleluja x 2

Ecco il prete che mi benedirà

D’acqua santa costui mi schizzerà

Tengo alla verginità

Credo nella castità

Peccando esigo una punizione

Ma poi in fondo che sarà

Chierichetto vieni qua

Dammi la tua calda estrema unzione

Sull’altare io mi chinero

Il suo corpo così riceverò

Oh che bella la cappella

Dove mi inginocchierò

Oh che bella la cappella

Dove mi inginocchierò

Oh che bella che bella la cappella

Dove mi inginocchierò

Ah- aaah – ahi

Sorelle e fratelli, siamo qui riuniti oggi in questa favolosa Cappella dello Sbattezzo Arcobaleno: una cappella spirituale, senza mura né altri confini fisici, una cappella che s’allarga, s’ingrossa… per abbracciare idealmente tutte le altre “Piazze in rete” di questa “Alleanza di Corpi” che #nonèilpride.

E allora partiamo proprio da questo Pride che #nonèilpride, ma è pur sempre fatto dal Palermo Pride. E che ci fa l’UAAR, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, con il Palermo Pride, anzi, da quattro anni, proprio NEL CUORE del Palermo Pride?

Perché siamo qui?

L’Uaar da più di trent’anni si batte per i diritti civili laici: i diritti di credenti e non credenti ad autodeterminarsi senza sottostare ai precetti di questa o quella religione, ma solo alle regole del rispetto reciproco e della convivenza civile codificate nelle leggi di uno Stato Laico.

E l’alleanza con il Pride ed il sostegno alle rivendicazioni delle comunità LGBTQIA+ ce l’ha nel sangue, anzi nello Statuto:

Articolo 2, Valori

I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; l’autodeterminazione; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; l’acquisizione della conoscenza attraverso il metodo scientifico; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali, sulla “razza”.

Ma non solo, tra gli obiettivi approvati dal Congresso dell’UAAR troviamo:

  • Legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
  • Estensione dell’istituto del matrimonio a tutte le coppie, a prescindere dalla loro identità sessuale o di genere.
  • Riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, a prescindere dalla loro identità sessuale o di genere.
  • Insegnamento nelle scuole dell’educazione sessuale, dell’educazione affettiva e dell’educazione alle differenze.
  • Riconoscimento della condizione di candidabilità all’adozione a chiunque, ai single come alle coppie non sposate, a prescindere dalla identità di genere o sessuale degli adottanti.
  • Legalizzazione e regolamentazione della Gestazione Per Altri (GPA), basata sul libero accordo tra le parti.
  • Abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di access(o ai single e alle coppie non sposate, sia etero che omosessuali, e con riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi preimpianto.

Sono obiettivi che perseguiamo non perché vogliamo appropriarci di battaglie altrui o parlare al posto di qualcun altro (anche se tra le nostre tesserate e tesserati ci sono molte persone queer, non binarie, transgender e così via), ma perché siamo convinti che una società che realizza questi obiettivi sarà un posto migliore e più felice, dove vivere e crescere le nostre figlie e i nostri figli nella libertà e nel rispetto reciproco.

E per noi non può essere che una società laica, in cui la religiosità (o la non religiosità) è una scelta libera e privata che non può essere imposta a tutte e a tutti attraverso le leggi dello Stato. Specialmente una religiosità sessuofoba, omolesbotransfobica e istituzionalmente misogina come quella che caratterizza il cattolicesimo così influente in Italia e, purtroppo, anche i gruppi religiosi in maggiore ascesa nel mondo, come l’Islam e il fondamentalismo evangelico.

La Laicità, supremo principio costituzionale, tutela tutti i cittadini, credenti e non credenti. Anche se non lo sanno. E a quelli che non lo sanno, in questo paese putroppo ancora così poco laico, a nome della Laicità, cantiamo insieme:

Se stasera sono qui (L. Tenco) / C’è chi dice no (V. Rossi)

Se stasera sono qui

È perché ti voglio bene

È perché tu hai bisogno di me,

anche se non lo sai…

[Strofa 1]
C’è qualcosa
Che non va
In questo cielo
C’è qualcuno
Che non sa
Più che ore sono
C’è chi dice qua
C’è chi dice là
Io non mi muovo
C’è chi dice là
C’è chi dice qua
Io non ci sono

[Bridge]
Tanta gente è convinta che ci sia nell’aldilà
Qualche cosa: chissà
Quanta gente comunque ci sarà
Che si accontenterà

[Strofa 2]
C’è qualcuno
Che non sa
Più cos’è un uomo
C’è qualcuno
Che non ha
Rispetto per nessuno

[Ritornello]
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non ci sono
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non mi muovo

[Bridge]
Tanta gente è convinta che ci sia nell’aldilà
Chissà cosa,chissà
Quanta gente comunque ci sarà
Che si accontenterà

[Ritornello]
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non mi muovo
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non ci sono

C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non ci credo
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io sono un uomo

C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non mi muovo
C’è chi dice no
C’è chi dice no
C’è chi dice no
C’è chi dice no

Io non ci sono
C’è chi dice no
C’è chi dice no
Io non mi muovo
C’è chi dice no
C’è chi dice no

Seconda lettura: perché lo sbattezzo?

CHE COS’È IL BATTESIMO

Stando al Catechismo della Chiesa cattolica (n. 1213), il battesimo è il mezzo «mediante il quale ci si libera dal peccato e, rigenerati come figli di Dio, si diventa membra di Cristo, ci si incorpora alla Chiesa e resi partecipi della sua missione». Come un bambino di pochi giorni possa essere reso partecipe della missione della Chiesa resta, ovviamente, un mistero della fede.

Va ricordato che il battesimo è un rito largamente estraneo alla narrazione evangelica: gli unici passi espliciti (Mt. 28,19, Mc 16,15) sono spesso considerati dagli studiosi come un’aggiunta posteriore; i passi di Gv. 3,22-26 sono contraddetti da Gv. 4,2. Gesù, pur battezzato da Giovanni, stando al Nuovo Testamento personalmente non battezzò mai nessuno, né tanto meno risulta siano mai stati battezzati gli apostoli.

IL PEDOBATTESIMO

Gesù decise di farsi battezzare solo quando ebbe compiuto trent’anni. Anche agli albori della cristianità il battesimo veniva impartito agli adulti, e solo dopo un congruo periodo di catecumenato. Anzi, molti fedeli rimandavano addirittura il battesimo fin quasi in punto di morte, per presentarsi “puri” nell’aldilà.

Successivamente, con l’affermarsi della nuova religione, il rito venne gradatamente anticipato agli infanti (di qui il nome di “pedobattesimo”), anche in seguito all’elaborazione teologica del peccato originale, tuttora in vigore. Ancora oggi, infatti, la Chiesa ritiene che i bambini «nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale» e hanno bisogno del battesimo «per essere liberati dal regno delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio» (dal Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1250).

Se un neonato non ha la potestà legale di stipulare alcun atto, non si capisce a maggior ragione perché debba compiere, dopo pochi giorni di vita, una scelta che potrebbe pregiudicarne – da un punto di vista religioso – l’accesso al paradiso.

IL BATTESIMO COME ADESIONE ALLA CHIESA CATTOLICA

La Chiesa cattolica, nel corso della sua storia, ha spesso abusato del battesimo per ottenere “conversioni forzate”, soprattutto nei confronti degli ebrei. Ancora oggi il Codice di diritto canonico, al canone 868, stabilisce questa assurda norma: «il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori»! Qualora si verificasse, i genitori dello sfortunato bambino potrebbero denunciare il battezzante per violazione dell’art. 30 della Costituzione.

Ricordiamo che tale articolo stabilisce che «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli». Attenzione, però: “istruire” non significa affatto “imporre”. Insegnare ai proprî figli la verità della religione cattolica non deve quindi avere come automatica conseguenza l’adesione vita natural durante alla Chiesa cattolica, così come insegnare ai proprî figli il gioco degli scacchi non deve comportare l’iscrizione vita natural durante al club degli scacchi. Questo infatti comporta il battesimo: il canone 96 del Codice di diritto canonico stabilisce infatti che «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione, sono propri, in quanto sono nella comunione ecclesiastica e purché non si frapponga una sanzione legittimamente inflitta». E questa condizione assume valore anche per la legge italiana…

La sentenza della Corte Costituzionale n. 239/84 ha invece stabilito che l’adesione a una qualsiasi comunità religiosa debba essere basata sulla volontà della persona: difficile, a nostro avviso, rintracciare tale volontà in un bambino di pochi giorni.

Infine, secondo la legge 196/2003, l’appartenenza religiosa è considerata un dato sensibile, esattamente come l’appartenenza sindacale e politica, la vita sessuale e la salute dell’individuo. Non si capisce pertanto perché, se la legge impedisce ai genitori di iscrivere i propri figli a un sindacato, a un partito politico, a un’associazione, non debba conseguentemente impedire l’adesione a un’organizzazione religiosa.

E non abbiamo neppure sfiorato gli effetti di anni di indottrinamento dalla prima infanzia, che rendono prigionieri di paure (cos’è instillare a un bambino il terrore dell’inferno se non violenza) e sensi di colpa: catene che è difficile rompere. Ma a un certo punto non ne puoi più e…

I Want to Break Free (Queen)

I want to break free
I want to break free
I want to break free from your lies
You’re so self satisfied I don’t need you
I’ve got to break free
God knows, God knows I want to break free

I’ve fallen in love
I’ve fallen in love for the first time
And this time I know it’s for real
I’ve fallen in love, yeah
God knows, God knows I’ve fallen in love

It’s strange but it’s true, yeah
I can’t get over the way you love me like you do
But I have to be sure
When I walk out that door
Oh, how I want to be free, baby
Oh, how I want to be free
Oh, how I want to break free

But life still goes on
I can’t get used to living without, living without
Living without you by my side
I don’t want to live alone, hey
God knows, got to make it on my own

So baby can’t you see
I’ve got to break free
I’ve got to break free
I want to break free, yeah
I want, I want, I want, I want to break free

L’APOSTASIA

Lo sbattezzo, visto dalla parte della Chiesa, si chiama apostasìa. Se da un punto di vista dottrinale è un peccato mortale, per il diritto penale della Chiesa, applicabile a tutti i battezzati, rappresenta invece un «delitto» (Codice di diritto canonico, can. 1041). Ne consegue che, per la Chiesa cattolica, chi si proclama ateo e agnostico, anche se non si sbattezza, è da considerarsi un apostata, e pertanto soggetto alla scomunica latae sententiae (can. 1364), un tipo di provvedimento canonico che si applica automaticamente, anche se la Chiesa non è al corrente del “delitto” commesso (lo stesso provvedimento comminato dal codice, per esempio, alla fattispecie di aborto volontario).

Le conseguenze dell’apostasia e della relativa scomunica sono:

  • esclusione dai sacramenti;
  • privazione delle esequie ecclesiastiche in assenza di segni di pentimento;
  • esclusione dall’incarico di padrino o madrina per battesimo e confermazione;
  • necessità della licenza del vescovo per l’ammissione al matrimonio canonico.

E una volta succedeva anche questo:

Sono il tuo sogno eretico (Caparezza)

Sono una donna e sono una santa,

sono una santa donna e basta.

Sono stata una casta vincente

prima che fosse vincente la casta.

Dalla Francia la Francia difendo,

se l’attacchi la lancia ti fendo.

Estraggo la spada dal cuoio,

polvere ingoio ma non mi arrendo.

Gli Inglesi da mesi vorrebbero

la mia capoccia in un nodo scorsoio – oio,

sono un angelo ma

con loro mi cambierò in avvoltoio -oio,

vinco una guerra contro l’Inghilterra

non è che ‘ndo cojo – cojo,

…perché sento le voci

che non sono voci di corridoio -oio.

Va all’inferno satanasso,

è un letto di fiamme il tuo materasso,

la tua parola non vale più,

accenditi fuoco spegniti tu!

Mi bruci per ciò che predico,

è una fine che non mi merito,

mandi in cenere la verità

perché sono sono il tuo sogno eretico.

Io sono tuo sogno eretico.

Io sono tuo sogno eretico.

Io sono tuo sogno eretico, ammettilo,

sono tuo sogno eretico.

Invece io sono domenicano

ma non chiedermi come mi chiamo,

qua è sicuro che non me la cavo,

mi mettono a fuoco non come la Canon.

Detesto i potenti della città,

detesto sua santità,

un uomo carico d’avidità

che vende cariche come babà.

La tratta dei bimbi come geishe

cresce in tutto il clero

ma nessuno ne parla

è il millequattro non è Anno Zero

ed ora mi impiccano,

mi appiccano come un bengala

a capodanno. Di me rimarrà

un pugno di cenere da gettare in Arno.

Accendevi falò laggiù,

bruciavi libri di Belzebù,

era meglio mettere su

i carboni del barbecue!

Mi bruci per ciò che predico…

Infine mi chiamo come il fiume che battezzo colui

nel cui nome fui posto in posti bui,

mica arredati col feng shui!

Nella cella reietto perché tra fede e intelletto

ho scelto il suddetto.

Dio mi ha dato un cervello,

se non lo usassi gli mancherei di rispetto

e tutto crolla come in borsa,

la favella nella morsa,

la mia pelle bella arsa,

il processo ? Bella farsa!

Adesso mi tocca tappare la bocca

nel disincanto lì fuori.

Lasciatemi in vita invece di farmi una statua

in Campo de’ Fiori.

Mi bruci per ciò che predico…

lo accendiamo?

PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?

Le motivazioni possono invece essere numerose:

  • per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
  • per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
  • per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
  • per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
  • perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
  • per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
  • per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
  • per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato: anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro… Il calciatore Luca Toni, per aver giocato due anni e mezzo per il Bayern di Monaco, si è visto chiedere 1,5 milioni di euro.

Ma ognuna e ognuno di noi poi ha una storia personale che lo ha portato a questa decisione di libertà e liberazione, e ci piacerebbe che, chi vuole, la condivida adesso…

Liberi tutti (Subsonica/Lo Stato Sociale)

Mani in alto fuori di qua

Non resteremo più prigionieri

Ma evaderemo come Steve McQueen

O come il grande Clint in fuga da Alcatraz

Senza trattare niente con chi

Ha già fissato il prezzo al mercato

Dei nostri sogni e dentro ai nostri giorni

e per la nostra vita

[ Liberi tutti, liberi tutti

Liberi, liberi, liberi, liberi tutti ] x 4

Dai virus della mediocrità

Dai dogmi dalle televisioni

Dalle bugie, dai debiti

Da gerarchie, dagli obblighi

e dai pulpiti squagliamocela

Nei vuoti d’aria della realtà

Tracciamo traiettorie migliori

Lasciando le galere

Senza più passare dalla cassa

[ Liberi tutti, liberi tutti

Liberi, liberi, liberi, liberi tutti ] x 4

[ Viaggiare sempre, sbagliare sempre

Dormire poco, ridere forte ] x 4

Non appartenere a niente

E non appartenere a niente

E non appartenere a niente

Conta solo la libertà

[Liberi tutti, liberi tutti

Liberi, liberi, liberi, liberi tutti ] (ad lib)

Ci mancheranno questi complimenti?

Perle tratte testualmente dal Catechismo della Chiesa Cattolica, edizione attuale.

La lussuria è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.

La fornicazione è l’unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio. Essa è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all’educazione dei figli. Inoltre è un grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani.

Solo una sana e consapevole libidine… (Zucchero)

Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica
Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo spot e dall’azione cattolica

Mi piacerebbe fare quello che non si può
ma non dovresti dirmi sempre si
perché per me la sposa è una rosa
quello che è successo al sesso non mi va, così…

Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica
Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo spot e dall’azione cattolica

Mi piacerebbe dirti quello che non vuoi
I miss you I miss you I miss you non così
ci sono nuove cose da scoprire
con un po’ di fantasia e d’immaginazione

E invece neghi, neghi e poi ci stai
Oh no io non volevo
Ecco vedi vedi che ci stai
Oh no non volevo, io non volevo

Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica
Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane dallo spot e dall’azione cattolica

Per masturbazione si deve intendere l’eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. « Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato ». «Qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità». Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della «relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana»

Disperato erotico stomp (L. Dalla)

Ti hanno visto bere a una fontana

Che non ero io

Ti hanno visto spogliata la mattina

Birichina biriccò

Mentre con me non ti spogliavi

Neanche la notte

Ed eran botte, dio, che botte

Ti hanno visto alzare la sottana

La sottana fino al pelo, che nero

Poi m’hai detto “Poveretto

Il tuo sesso dallo al gabinetto”

Te ne sei andata via con la tua amica

Quella alta, grande fica

Tutte e due a far qualcosa di importante

Di unico e di grande

Io sto sempre in casa, esco poco

Penso solo e sto in mutande

Penso a delusioni, a grandi imprese

A una thailandese

Ma l’impresa eccezionale, dammi retta

È essere normale

Quindi, normalmente

Sono uscito dopo una settimana

Non era tanto freddo, e normalmente

Ho incontrato una puttana

A parte i capelli, il vestito

La pelliccia e lo stivale

Aveva dei problemi anche seri

E non ragionava male

Non so se hai presente

Una puttana ottimista e di sinistra

Non abbiamo fatto niente

Ma son rimasto solo

Solo come un deficiente

Girando ancora un poco ho incontrato

Uno che si era perduto

Gli ho detto che nel centro di Bologna

Non si perde neanche un bambino

Mi guarda con la faccia un po’ stravolta

E mi dice “Sono di Berlino”

Berlino, ci son stato con Bonetti

Era un po’ triste e molto grande

Però mi sono rotto

Torno a casa e mi rimetterò in mutande

Prima di salir le scale mi son fermato

A guardare una stella

Sono molto preoccupato

Il silenzio m’ingrossava la cappella

Ho fatto le mie scale tre alla volta

Mi son steso sul divano

Ho chiuso un poco gli occhi

E con dolcezza è partita la mia mano

L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

E meno male che chi ha scritto il catechismo non aveva notizia di persone transessuali, altrimenti chissà cosa ne avrebbero detto. Pare però che alcuni cattolici (oltre ad accomunarle ai sodomiti in generale) attacchino le persone trans* anche con l’arma del paragrafo 2297 del catechismo: “Al di fuori di prescrizioni mediche di carattere strettamente terapeutico, leamputazioni, mutilazioni o sterilizzazioni direttamente volontarie praticate a persone innocenti sono contrarie alla legge morale”. Questa frase viene utilizzata per dimostrare l’immoralità della riassegnazione chirurgica del sesso, che sarebbe sia un’amputazione, sia una mutilazione che una sterilizzazione.

Già più di 40 anni fa, nel 1979, lo sguardo di Pino Daniele era molto più umano ed amorevole di quello della “madre” chiesa…


Chillo è nu buono guaglione (Pino Daniele)

Chillo è nu buono guaglione

fà ‘a vita ‘e notte sott’a nu lampione

e quando arriva mezzanotte

scende e va a faticà’

chillo è nu buono guaglione

ma che peccato ca è nu poco ricchione

ha cominciato col vestito

della sorella pe pazzià’

chillo è nu buono guaglione

e vo’ essere na signora

chillo è nu buono guaglione

crede ancora all’amore

chillo è nu buono guaglione

sogna la vita coniugale

ma per strada poi sta male

perchè si girano a guardare

chillo è nu buono guaglione

s’astipa ‘e sorde pe ll’operazione

non ha alternativa

solo azione decisiva.

chillo è nu buono guaglione

e vo’ essere na signora

chillo è nu buono guaglione

crede ancora all’amore

E mi chiamerò Teresa

scenderò a far la spesa

me facce crescere ‘e capille

e me metto ‘e tacchi a spillo

inviterò gli amici a casa

a passare una giornata

senza avere la paura

che ci sia una chiamata

e uscire poi per strada

e gridare SO’ NORMALE!

e nisciuno me dice niente

e nemmeno la stradale.

chillo è nu buono guaglione

e vo’ essere na signora

chillo è nu buono guaglione

crede ancora all’amore

La costante, il chiodo fisso nella sessuofobia della chiesa, qualunque ne sia il bersaglio o ancora meglio la bersaglia, parrebbe essere la incapacità e/o il rifiuto di procreare. Il sesso dev’essere sempre procreativo, mai solo ricreativo. E allora, per dimostrare il nostro dissenso, e che pensiamo che i figli sono una bella cosa per chi li vuole ma solo se e quando sono desiderati, mantenendo le distanze di sicurezza disponiamoci a ricevere il sacro caucciù, che protegge dalle gravidanze indesiderate e preserva dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Sulle note di “Mamma mia dammi 100 lire”

Mamma dammi il contraccettivo

che l’amore io voglio far

Io l’amore lo farò

ma incinta io no no no

la sua mamma alla finestra

dice“non lo posso pagar

al Consultorio devi andare

forse lì ti sanno aiutar”

Il dottore al consultorio dice

“gratis io non ce l’ho

al Ministro della Salute

io la chiedo senza esitar”

Il Ministro della Salute

lo va a chiedere a Lorenzin

Lorenzin si mette a strillare

“Abbiam troppo pochi bambin!”

Ma se avete proprio bisogno

i bambini fateli voi

noi facciam quello che ci pare

e l’amore vogliamo far

Il dramma del preservare (F. Baccini)

Il mio nome è Ivo, il mio nome è Ivo

Non sono cattivo

Il mio nome è Ivo, il mio nome è Ivo

Sono solo protettivo

Ma chissà se stanotte mi porterai con te

Nella tasca o in borsetta, starò

E domani allo specchio più bella sarai

Senza i dubbi maligni che ti mangiano i giorni

Ricorda che il mio nome è Ivo,

Il mio nome è Ivo, non sono creativo

Il mio nome è Ivo, il mio nome è Ivo

Però sono espansivo

Ma chissà se hai capito come funziono

Oppure con lui ti prendi gioco di me

E ricorda allo specchio sicura non sarai

Con quei dubbi maligni che ti mangiano i giorni

Ricorda che

il mio nome è Ivo, il mio nome è Ivo

Il mio nome è Ivo, il mio nome è Ivo

Il mio nome è Ivo, sto diventando un divo.

Imagine (J. Lennon)

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today… 

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace… 

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one 

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world… 

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

Tanti auguri (Pace/Boncompagni)

Se per caso cadesse il mondo

io mi sposto un po’ più in là
Sono un cuore vagabondo

che di regole non ne ha

La mia vita è una roulette
i miei numeri tu li sai
Il mio corpo è una moquette

dove tu ti addormenterai

Ma girando la mia terra

io mi sono convinta che
Non c’è odio, non c’è guerra

quando a letto l’amore c’è

Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
Com’è bello far l’amore io son pronta e tu
Tanti auguri a chi tanti amanti ha
Tanti auguri in campagna ed in città

Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
L’importante è farlo sempre

con chi hai voglia tu
E se ti lascia lo sai che si fa?
Trovi un altro più bello
Che problemi non ha

Tutti dicono che l’amore

va a braccetto con la follia
Ma per una che è già matta

tutto questo che vuoi che sia

Tante volte l’incoscienza

è la strada della virtù
Litigare, litigare

per amarsi sempre di più

Ma girando la mia terra

io mi sono convinta che

Non c’è odio non c’è guerra

quando a letto l’amore c’è

Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
Com’è bello far l’amore io son pronta e tu
Tanti auguri a chi tanti amanti ha
Tanti auguri in campagna ed in città

Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
L’importante è farlo sempre

con chi hai voglia tu
E se ti lascia lo sai che si fa?
Trovi un altro più bello
Che problemi non ha