Terrapiattisti a Palermo

Segnatevi la data: domenica 12 maggio 2019 la nostra città di Palermo ospiterà l’imperdibile convegno “Terra Piatta: tutta la verità“, in cui si potranno ascoltare i dottissimi interventi degli scienziati Agostino Favari, Albino Galuppini, Calogero Greco e Morena Morlini che ci dimostreranno l’assenza della curvatura terrestre e ci introdurranno all’astronomia zetetica, alla “free energy” e alla laocrazia, senza dimenticare una tirata d’orecchi alla stella polare per il suo egocentrismo.

Nel programma si legge che “la verità non è per tutti“, e infatti 20 euro è la cifra che bisogna pagare per essere ammessi all’Hotel 4 stelle (reali o proiezioni?) intitolato a Garibaldi (l’eroe dei due mondi, rigorosamente discoidali).

Sorprende l’assenza di patrocini istituzionali a questo prestigioso consesso, ma confidiamo che essa sia solo temporanea: non faranno certo mancare le loro insegne, seppure con la consueta suspence, la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Famiglia, la Regione Veneto e la Provincia di Verona, ansiosi di recuperare prestigio e credibilità all’indomani del World Congress of Families.

Mi rammarico profondamente di non poter presenziare“, ha dichiarato Giorgio Maone, coordinatore del Circolo UAAR di Palermo. “Proprio quel giorno, purtroppo, sarò costretto a Rimini dal XII congresso dell’UAAR: ho già protestato duramente contro la Dirigenza Nazionale per aver scelto una data così inopportuna, nonostante la concomitanza fosse facilmente prevedibile con un briciolo di astrologia (zetetica, ovvio!) e nei fondi del caffè.

Il programma di "Terra Piatta: tutta la verità"
Il programma di “Terra Piatta: tutta la verità”

L’8 marzo laico dell’UAAR di Palermo

Il Circolo UAAR di Palermo manifesterà venerdì 8 marzo 2019, a supporto dello sciopero globale transfemminista proclamato da Non Una di Meno, contro l’ascesa delle destre reazionarie e degli integralismi religiosi che hanno stretto ormai da tempo un patto a livello globale. Dal Brasile all’Ungheria, dall’Italia alla Polonia, dagli Stati Uniti alla Russia, le politiche contro le donne e le persone LGBTIA+, la difesa della famiglia “tradizionale” eteronormata e dell’ordine patriarcale, gli attacchi alla libertà di abortire vanno di pari passo con la guerra aperta contro le persone migranti, le minoranze religiose, la libertà di pensiero e di autodeterminazione di ciascuna e di ciascuno.

Manifestiamo perché rifiutiamo ogni forma di ingerenza e di controllo, confessionale e non, sui nostri corpi, sulle nostre scelte e sulle nostre vite. Ci opponiamo fermamente all’alleanza scellerata creatasi tra nuovi e vecchi fascismi e il clericalismo dilagante che, attraverso una strategia retorica e politica elaborata già da anni, trova nei gruppi contro la libertà di scelta delle donne e nei tradizionalisti di ogni estrazione i vettori dell’opposizione alle trasformazioni sociali in senso anti-essenzialista e laico.

Manifestiamo contro i continui attacchi sul fronte teorico, giuridico, medico, scolastico posti in essere da coloro che promuovono una visione confessionale dell’ordine sessuato e sessuale, demonizzando e delegittimando le lotte e le rivendicazioni del movimento femminista e del movimento LGBTQIA+.

Manifestiamo contro il disegno di legge Pillon su separazione e affido, che impone una visione religiosa e gerarchica delle relazioni familiari, subordina le donne al ruolo di madri e mogli, strumentalizza i figli vincolando i coniugi e ostacolando di fatto lo scioglimento del matrimonio; chiediamo pertanto l’immediato ritiro di questo DDL.

Manifestiamo contro le reiterate azioni poste in essere per il depotenziamento della legge 194 e la crescente obiezione di coscienza negli ospedali pubblici che rendono inapplicabili le leggi dello Stato in materia di aborto e biotestamento.

Manifestiamo per contrastare il pernicioso indottrinamento nelle scuole e nelle Università da parte di coloro che tentano di imporre una visione religiosa e/o tradizionalista della famiglia e delle relazioni.

Manifestiamo contro il World Congress of Families di Verona che riconosce come famiglia quella fondata esclusivamente sul matrimonio tra un uomo e una donna eterosessuali e sui loro figli biologici, che impone una visione patriarcale e confessionale dell’esistenza, relega le donne al ruolo di fattrici di figli, promuove discriminazione e invisibilizzazione delle persone LGBTIA+. Chiediamo il ritiro immediato del patrocinio e della partecipazione ad ogni titolo, della Provincia di Verona, della Regione Veneto, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Famiglia e delle Disabilità e dei loro rappresentanti, che con il loro appoggio implicito o esplicito disonorano le nostre istituzioni democratiche.

Manifestiamo contro un sistema di pensiero patriarcale, misogino, omotransfobico, e contro le strutture economiche e sociali attraverso cui, in un gioco di complicità implicita, l’uno sostiene e perpetua le altre.

Rivendichiamo per tutte e tutti la libertà di scelta e di autodeterminazione.

L’8 marzo alle 16:30 saremo in piazza Politeam. Liber* di scegliere, liber* di determinarci!

Non c’è fede che tenga a Palermo

Un libro necessario e urgente. Una conversazione difficile, complessa ma non rinviabile. La sfida della convivenza tra culture e sensibilità differenti si può vincere solo con la laicità, a garanzia dei diritti di tutte e di tutti.

“Non c’è fede che tenga: un manifesto laico contro il multiculturalismo”. L’autrice Cinzia Sciuto lo presenta presso La Feltrinelli Libri e Musica di Palermo (via Cavour 133) mercoledì 13 febbraio alle 18, con Daniela Tomasino (consigliere nazionale Arcigay) e Giorgio Maone (coordinatore regionale UAAR).

Un’occasione imperdibile di riflessione per chi aspira a una società inclusiva che non arretri sul terreno della libertà e dei diritti civili.

Evento Facebook

Corrado Lorefice in fuga da 42 dipendenti lasciati in miseria

Corrado (nomen omen) Lorefice, arcivescovo di Palermo prediletto di Papa Francesco, nel servizio de “Le Iene” andato in onda ieri 7 ottobre 2018 si rende protagonista di fughe rocambolesche, pur di non rispondere della grottesca vicenda che ha visto 42 dipendenti dell’Opera Pia Card. E. Ruffino, di cui egli è presidente (destinataria di ingenti finanziamenti pubblici ed essa stessa, paradossalmente, ente pubblico), lasciati per mesi dello stipendio e poi licenziati in tronco e derubati delle decine di migliaia di euro in arretrati dovuti a ciascuno di loro.

Quando la triste storia venne inizialmente alla ribalta mediatica, la Diocesi con grandi fanfare restituì solo una parte del maltolto, sottolineando l’impegno del Lorefice quasi fosse un atto di magnanima carità personale. Ma al contrario mesi più tardi, con estremo e beffardo cinismo, dopo che l’assegno-elemosina era stato naturalmente speso per saldare i debiti e le bollette accumulate, alle vittime (molte delle quali ancora creditrici di ulteriori mensilità arretrate) ne è stata intimata sfacciatamente la restituzione, precipitandole nello sconforto.
Ulteriore spunto di riflessione: quasi contemporaneamente la stessa Diocesi rastrellava centinaia di migliaia di euro, tra contributi pubblici e privati, per allestire lo show palermitano del Sommo Pontefice.
Il servizio è da guardare con attenzione da cima a fondo (non prima di avere assunto un buon anti-acido), perché contiene molteplici elementi degni di indignazione: dallo spreco disinvolto di danaro pubblico, alla commistione tra diritto pubblico e potere ecclesiastico, alla complicità clericalista del Presidente della Regione Musumeci, alle ingenti risorse (tra Digos e Polizia Municipale) dirottate dalla sicurezza dei cittadini per erigere un cordone sanitario che consente al Sig. Lorefice di sottrarsi alle proprie responsabilità e alle imbarazzanti quanto legittime e doverose domande della stampa.
Unica nota positiva: alcuni dei beffati hanno finalmente aperto gli occhi sul loro ex datore di lavoro e dichiarato di “non credere più alla Chiesa”.
La verità rende liberi.

5 Settembre Riunione Mensile

Dopo la pausa estiva torniamo a riunirci, come da tradizione, ogni primo mercoledì del mese, con soci* e simpatizzanti palermitan* (o anche di passaggio, perché no?).

Si comincia il 5 settembre alle ore 20 presso la nostra sede di via Matteo Bonello 39 (dietro la cattedrale, come non volle dio).

Molta la carne al fuoco, per quello che si preannuncia un ateounno torrido. E pertanto, all’ordine del giorno:

– Logistica della nostra partecipazione alla Palermo Comic Convention (week-end 14-16 settembre)
– Eventuali iniziative di accoglienza (anche psichiatriche, se necessario) nei confronti del noto monarca assoluto di uno stato autoritario, omofobo, misogino, sessuofobo e nemico dell’infanzia in visita nella nostra Città così tollerante (fin troppo, anche con gli intolleranti), aperta, multietnica e umanamente variegata ai gusti arcobaleno (15 settembre)
– Celebrazioni in occasione del XX settembre, anniversario della breccia di porta Pia e della presa del suddetto stato autoritario, omofobo, misogino ecc.
Palermo Pride – la Parata, processione riparatoria della suddetta visita del suddetto monarca assoluto del suddetto stato autoritario che al mercato mio padre comprò, a cura del coordinamento Palermo pride del quale ci onoriamo di esser membr* (sabato 22 settembre pomeriggio)
Educare alle differenze 5 – Palermo, encomiabile manifestazione nel corso della quale condurremo un laboratorio su L’Ora di Religioni e Filosofie (domenica 30 settembre alle 17:30)
– Varie ed eventuali di rito

Adeste infideles!

Papale papale: l’onore è tutto suo

“Una grande emozione ed un grande onore. Poter accogliere a Palermo il Pontefice è un grande onore per me e per tutta la città. Lo è ancora di più perché Papà (sic) Francesco, accogliendo l’invito rivoltogli qualche giorno fa a Roma a nome di tutta la comunità palermitana, verrà proprio per ricordare il martirio del beato padre Pino Puglisi, che speriamo diventi Copatrono della città metropolitana”.

Caro Signor Sindaco Orlando, che per altri versi ci piace e anche molto, come quando sfila sotto le bandiere arcobaleno del Palermo Pride, questa sua dichiarazione del 26 maggio scorso ci pare parecchio problematica. Saremmo tentati di dire che è proprio sbagliata (e non per il lapsus sulla paternità – o patriarcato?), ma reputiamo giusto che la difenda rispondendo a tre semplici domande:

  1. Fermo restando che ognuno si emoziona come meglio crede, ha verificato che la visita del monarca assoluto di uno Stato straniero,  incline (comprensibilmente e inevitabilmente, visto il particolare trono su cui siede) alle invettive omofobe e retrograde ― come quelle recentissime contro le famiglie arcobaleno e contro i diritti e la dignità delle donne, che umiliano e mettono in pericolo cittadine e cittadini, anche minori, già vittime di discriminazioni e maltrattamenti ― sia “un onore per tutta la città“?
  2. Prima di rivolgere inviti “a nome di tutta la comunità palermitana“, si è chiesto se noi contribuenti di Palermo siamo tutti egualmente emozionati e ansiosi di spendere il nostro danaro, versato spesso con sacrificio in tributi locali, per osannare un simile personaggio?
  3. Che tipo di segnale ritiene di aver dato a Cosa Nostra espungendo ogni riferimento alla mafia dal suo comunicato (addirittura censurando una prima versione già pubblicata) pur di non turbare la Conferenza Episcopale Italiana?

Comunque, sul primo quesito, ci sentiamo di offrirle un aiutino: l’onore è tutto suo.

Cordiali saluti.

Il Circolo UAAR di Palermo.

Nessun Dogma alla Marina 2018

Carissim*,

Per il terzo anno consecutivo il nostro Circolo è fiero di rappresentare il progetto editoriale Nessun Dogma all’interno di Una Marina di Libri, da giovedì 7 a domenica 10 giugno. Oltre ai libri per menti libere e ai gadget dell’UAAR, presso il nostro stand troverete il calore umanista dei nostri attivisti durante tutta la manifestazione*

Inoltre proprio lì, straordinariamente di giovedì, terremo la nostra riunione mensile per soci e simpatizzanti subito dopo l’inaugurazione, il 7 giugno alle 20.30.

Infine, domenica 10 giugno alle 16:30, presso la Sala Lanza dell’Orto Botanico ospiteremo la filosofia senza supercazzole di Giovanni Gaetani: Come se Dio fosse antani a Palermo. N.B.: l’aria condizionata c’è 🙂

Adeste infideles!

* Se vuoi dare anche tu una mano, scrivici o telefonaci per comunicarci la tua disponibilità.

25 Aprile Festa della Liberazione

“I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; l’autodeterminazione; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; l’acquisizione della conoscenza attraverso il metodo scientifico; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.”
(Statuto dell’UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, art. 2).

Per questi suoi valori visceralmente antifascisti, e perché l’Italia ha ancora bisogno di essere liberata giorno dopo giorno dal clericofascismo strisciante, il Circolo UAAR di Palermo sfilerà il 25 aprile al fianco dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e di tutti i cittadini che credono nella Resistenza.
Unitevi a noi
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Di seguito i pannelli “Liberi davvero” che saranno esposti il 25 aprile dal Circolo UAAR di Ascoli