Il comunicato di COBAS Scuola Palermo a sostegno del Dirigente Scolastico La Rocca, attaccato dalla politica e persino dalla sua ministra per un atto dovuto laicità e ripristino della legalità.
LA SCUOLA PUBBLICA DEVE ESSERE LAICA
SOLIDARIETÀ AL PROF. NICOLÒ LA ROCCA, DIRIGENTE SCOLASTICO DELLA DD “RAGUSA MOLETI” DI PALERMO
Nei giorni scorsi, su segnalazione di alcuni genitori di alunni della Direzione Didattica “Ragusa Moleti” di Palermo, il quotidiano Il Fatto ha dato notizia della presenza nei locali della scuola di immagini di culto cattolico e dell’abitudine da parte di alcuni docenti “di far pregare i bambini prima dell’inizio delle lezioni e di far intonare canzoncine benedicenti prima della consumazione della merenda”. Il DS, volendo far rispettare il principio di laicità della Scuola Pubblica e dello Stato Italiano, è prontamente intervenuto facendo rimuovere le immagini di culto e ricordando che nelle scuole pubbliche non è consentito praticare atti di culto.
Nei giorni successivi si è scatenato un asprissimo attacco contro la doverosa decisione del DS: – Manifestazioni minacciose da parte di un gruppuscolo di genitori fondamentalisti e di attivisti dell’estrema destra di Forza Nuova.
– Dichiarazioni (al limite delle intimidazioni) da parte di politicanti di vario colore, dall’estrema destra al PD, proni agli interessi vaticani.
– Una dichiarazione della ministra Fedeli che, mentre era ospite del 7° Festival della Dottrina sociale della Chiesa in svolgimento a Verona, si è schierata contro il DS La Rocca parlando d’altro: crocifissi rimossi e feste religiose quando invece il DS si è limitato a ricordare che secondo il Consiglio di Stato non è consentito lo svolgimento di atti di culto nelle scuole. La ministra (nota per avere millantato una laurea inesistente e per aver regalato ai genitori il potere di veto sui contenuti dell’insegnamento con la recente emanazione delle linee-guida del MIUR sull’“educazione al rispetto”) ha pure lamentato un presunto “mancato coinvolgimento dei genitori” nella decisione del DS, invece l’iniziativa era partita proprio dalla segnalazione di alcuni genitori e si configurava come un richiamo alla legalità.
Sia chiaro che per i Cobas della scuola la libertà di culto fuori delle aule e degli altri edifici della pubblica amministrazione è un diritto. Come pure è un diritto, per chi professa religioni diverse da quella cattolica o non ne professa alcuna, non imbattersi in simboli o in celebrazioni di atti di culto di qualsiasi religione in detti luoghi.
La natura della Scuola Pubblica deve essere democratica e laica, cioè aperta al confronto e rispettosa di ogni orientamento religioso, filosofico, etico ed ideologico, senza che alcuno di essi prevarichi gli altri.
I Cobas della scuola di Palermo esprimono la loro solidarietà al DS Nicolò La Rocca, che con la sua decisione sta tentando di rimettere nei binari della legalità la scuola che dirige, affinché ogni bambino sia accolto e educato per poter sviluppare le proprie convinzioni quanto più autonomamente possibile.
Palermo 27 novembre 2017