L’amore ai tempi del corona: le atee e gli atei di Palermo,
impossibilitat* dalle misure emergenziali in vigore a scendere nella
piazza fisica al fianco delle donne variamente (mis)credenti, scelgono
l’agorà digitale per un momento di riflessione ed autoeducazione su
linguaggio e politica di genere.
Come proposto nella nostra ultima riunione, svoltasi proprio nelle ore in cui di delineava il noto decreto restrittivo, ci incontreremo digitalmente dalle 16:30 alle 18 sfruttando la piattaforma open source Jitsi Meet, usata in queste ore usata anche da diverse scuole per la cosiddetta “didattica a distanza”.
Chi lo vorrà, potrà illustrare un piccolo spunto (non più di 3 minuti) su una parola o un’espressione
rivelatrice dell’asimmetria e dell’oppressione strutturale nei rapporti
di genere, come si manifestano e si consolidano nell’uso comune della
lingua. Esauriti i contributi, ne discuteremo insieme fino
all’esaurimento del tempo a disposizione, nella speranza di accrescere
la nostra consapevolezza e la capacità di superare il nostro stesso
patriarcato interiorizzato (non di rado originato e rafforzato da
retaggi religiosi).
Ai contributi succitati (non più di 3 minuti
ciascuno) che precederanno la discussione libera, sarà data priorità
nell’ordine in cui li preannuncerete in queste ore usando la sezione
discussione dell’evento Facebook (anche per evitare duplicati).
Consigliamo
alle/i partecipanti che non la conoscessero, di iniziare a sperimentare
e familiarizzare con la piattaforma Jitsi qui: https://meet.jit.si.
5 minuti prima dell’inizio (alle 16:25) invieremo, sull’evento Facebook
che vi invitiamo a sottoscrivere, e per email a socie e soci,
l’indirizzo esatto a cui collegarsi per partecipare, aprendo il link
direttamente dal browser o nell’app mobile Jitsi Meet.
Adeste infideles digitales!