La notizia: Palermo, il prete benedice le nozze gay (non esattamente, ma quasi).
Eretici coraggiosi ce ne sono sempre stati, e Cosimo Scordato probabilmente rischia molto. Ma non la vita, e non grazie a dio.
Se non è avviato al rogo insieme ai suoi parrocchiani e alle “streghe” che ha benedetto è perché le leggi dello Stato non lo consentono più. E ciò non si deve alle concessioni di un’immaginaria chiesa “moderna” o “aperta”, ma al processo di secolarizzazione e di fuga dalle tenebre dell’ignoranza di massa che ha accompagnato gli scorsi tre secoli e che pareva fino a ieri inarrestabile.
Anche in difesa di questi cristiani eretici per eccesso di umanità, è indispensabile non abbassare la guardia davanti ai crescenti e rabbiosi assalti del clericalismo politico (è recentissimo il disegno di legge per imporre un crocifisso obbligatorio in tutti gli edifici pubblici) e scoraggiare i tentativi delle religioni di riguadagnare (spesso esercitandolo per interposta persona) quel potere temporale che il progresso ha sottratto loro, a vantaggio di tutti gli uomini di buona volontà che, indipendentemente dalle loro convinzioni religiose e/o filosofiche, vogliono convivere in pace e libertà.
Per questo diciamo: viva le spose, viva l’amore e viva la laicità. E Cosimo Scordato: bravo! Il Venti Settembre si unisca a noi: è ancora una festa, è anche la sua festa.