Stanotte è morto Pietro Ancona, un grande Siciliano di Sinistra dalle mille sfaccettature. Chi volesse indagarle può cominciare dalla sua bacheca Facebook, in queste ore inondata dai ricordi affettuosi di chi lo ha conosciuto.
Io rimpiango di non aver avuto questo piacere e questo onore, se non indirettamente, essendogli succeduto come coordinatore del Circolo UAAR di Palermo: un circolo storico tra quelli dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, rifondato dieci anni dopo che, sotto la sua guida, si era sciolto per motivi nobili e squisitamente politici.
Voglio quindi salutarlo con le sue stesse parole, generosamente condivise dalla sua compagna Giuseppina Ficarra. Una riflessione sulla propria morte, risalente a un anno fa e degna dei migliori stoici: atea, serena e vibrante di futuro.
Sono abbastanza anziano e penso qualche volta alla morte, pensiero che prima non mi sfiorava mai. Ma quando mi viene di pensare alla morte mi immagino che quando io non ci sarò più il cielo continuerà ad essere celeste, il sole a splendere,le rondinelle a tornare al loro nido come succede ogni anno. Penso che i giovani continueranno a vivere, a sorridere, a ridere, a rallegrare il mondo con la loro esistenza. Questo mi consola e mi vedo in ognuno degli esseri viventi che verrà dopo di me…
E anche per questo pensiero gli siamo grati.
–– Giorgio Maone