Con l’avvicinarsi della settimana cosiddetta santa (in occasione della quale l’UAAR celebrerà il proprio congresso nazionale nella ridente e gaudente città di Parma) si moltiplicano le derive clericali, più o meno illegittime e anticostituzionali, nelle scuole di ogni ordine e grado.
Appena giunta alla nostra attenzione, una circolare che convoca i consigli di intersezione dell’Istituto Comprensivo Statale Manzoni Impastato di Palermo desta, a tal proposito, non poche preoccupazioni.
- Ricaduta delle attività alternative alla religione cattolica
- Attività scolastiche inerenti alla ricorrenza della Santa Pasqua e attività alternative per gli alunni che non si avvalgono
Il linguaggio, già di per sé improprio e tutt’altro che laico, induce a temere un fraintendimento delle norme che regolano l’Insegnamento della Religione Cattolica, l’ora alternativa all’IRC (e a questa sola) ed il rispetto della laicità e delle libertà di coscienza e di insegnamento nella Scuola Pubblica Statale. Parrebbe proprio che il cattolico Manzoni schiacci prepotentemente il santo ateo Impastato.
Aggiornamento
Continuando a spulciare la rete, ci siamo imbattuti nell’ineffabile POF (Piano dell’Offerta Formativa, per chi fosse digiuno di didattichese) dell’ICS Sferracavallo, che senza alcun pudore menziona le “Sante Messe in orario curriculare” e la mancata pianificazione di una didattica alternativa all’IRC come prassi abituali, piuttosto che abusi quali sono. Testualmente:
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è previsto, in accordo con le famiglie, un orario di entrata e uscita flessibile, ovvero studio individuale in classe.
Come deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, in occasione del Santo Natale e della Santa Pasqua, verranno celebrate delle messe in orario curricolare con diverse sedi e modalità di organizzazione, a seconda delle esigenze dei singoli plessi. Inoltre, ove si riterrà opportuno, i docenti della scuola primaria potranno decidere di organizzare attività alternative, sempre attinenti alle festività religiose, nei plessi di appartenenza.
Nei giorni di celebrazione delle Sante Messe, sono comunque organizzate delle attività alternative che garantiscano regolarmente la continuità e la fruizione delle attività didattiche per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.
… in flagrante contravvenzione al D.lgs. 16/4/1994, n. 297 laddove dispone
che l’insegnamento religioso e ogni eventuale pratica religiosa, nelle classi in cui sono presenti alunni che hanno dichiarato di non avvalersene, non abbiano luogo in occasione dell’insegnamento di altre materie, né secondo orari che abbiano per i detti alunni effetti comunque discriminanti.