Chi ha figli in età scolare può facilmente constatarlo: il rispetto per la Laicità purtroppo latita nelle scuole pubbliche statali di ogni ordine e grado, e soprattutto nella primaria, dove il diritto allo svolgimento di attività alternative alle ben 2 (due!) ore settimanali di Insegnamento della Religione Cattolica inflitte a bambini di soli 5 anni è spesso negato, ed i cui edifici, infestati da statue di madonne e padripii, quadri di madriterese e di pontefici assortiti (morti e viventi) e da analoghe amenità, oltre che dalla moltitudine di crocifissi d’ordinanza, vengono sovente persino adibiti a luoghi di culto per ignoranza (nella migliore delle ipotesi) o disprezzo della norma e della giurisprudenza. Abbiamo già dato conto qualche mese fa di un’incresciosa tradizione floreal-mariana, grazie a Dio noi felicemente obliterata, che da anni si perpetuava in una scuola già deturpata da diverse icone “sacre”, e soprattutto da un altarino dedicato alla Vergine Immacolata e sovrastato dall’effigie di un celebre Papa Polacco, amico di sanguinari dittatori eppure (o forse proprio per questo) secondo in popolarità solo a Sua Bontà Quello Corrente: contro la presenza del simulacro e della colonna che lo sorregge con annessi ceri votivi e fiori olezzanti, per di più in una posizione pericolosa sulle scale che portano alle aule, abbiamo ripetutamente protestato. Siamo quindi felici di poter lodare la solerzia e la correttezza dimostrata dalla nuova Dirigente Scolastica, da poco insediatasi, nel provvedere alla rimozione dell’arredo abusivo, che abbiamo potuto verificare in data 25 ottobre 2016.
Ciò detto, è chiaro come la partecipazione attiva al funzionamento degli organi collegiali che governano la vita della scuola frequentata dai nostri figli, o almeno la comprensione delle loro regole, dinamiche e competenze, sia fondamentale per sperare di ottenere che il diritto, la libertà di pensiero ed il rispetto prevalgano sull’arbitrio ed il confessionalismo, nel luogo in cui si formano le coscienze civiche e si fonda la Società di domani. Il Circolo UAAR di Palermo ha sempre posto questi temi al centro della sua attenzione e della sua azione, e conta tra i suoi iscritti numerosi educatori e genitori che vi investono grandi energie. Proprio uno di loro ci ha sottoposto un Vademecum del Consiglio d’Istituto che condividiamo qui, sperandolo strumento utile a quanti vogliono e possono impegnarsi affinché la Scuola Pubblica Statale non si riduca all’ennesima agenzia di propaganda e di indottrinamento, ma sia invece il tempio (!) del Sapere e dell’Intelligenza.